Agosto. Mese di vacanze, nostalgia e chiacchiere nel Paesechenonc'é.
E molti, come me, ogni anno tornano ai ricordi del passato.
Alle
voci di bottega. Ai gelati sulla panchina. Ai palloni giù per la
discesa. Ai tornei al campo. Alle notti brave. Ai gavettoni, ai nascondini, alle
passeggiate al buio in compagnia. Una grande allegra compagnia.
Bisogna
stare attenti però.
Basta poco per cadere nella trappola del tempo che
fu, sprofondando nell'inutile calderone della polemica e del lamento. Io oggi
sono a Casa Forlai. E consapevole di tutto quello che non c'è, non c'è
più o non c'è mai stato, voglio dire GRAZIE.
Grazie a chi risveglia ogni anno
queste fredde case di montagna. Grazie a chi cura il proprio giardino.
Grazie a chi mi saluta per strada come se ci si vedesse ogni giorno.
Grazie a chi ha tenuto aperto un bar finché ha potuto. Grazie a chi
ripristina vecchi sentieri e restaura ponti. Grazie a chi prepara da
mangiare per residenti e villeggianti. Grazie a chi guarda le stelle
sdraiato sul campo. Grazie a chi lo sistema ogni anno quel campo. Grazie
a chi fa rumore. Grazie a chi lavora in silenzio. Grazie a chi non se
la prende. Grazie a chi passa da qui anche solo per un'ora. Grazie a chi
ci vive tutto l'anno. Grazie a chi purtroppo non c'è più. Grazie a chi
torna con figli, nipoti, amici e amanti. Grazie a chi un giorno arriverà
qui per la prima volta e senza rimpianti o pregiudizi apprezzerà questo posto per quello che è o farà qualcosa per migliorarlo.
Buona estate, ovunque voi siate.