23 dicembre 2011

AUGURI!

Nel freddo pungente di una sera d'inverno ci arriva questo gradito pensiero da un nuovo lettore del blog e amante del nostro Paesechenonc'è...

Le stagioni cambiano ma le sensazioni restano.

Buon Natale a tutti! Ci rivediamo nel 2012!

ESTATE A CASA FORLAI


Talora,
leggera brezza
avvolge il mattino
che ridesta sparute case
nel contado,
ove fra gerani e ortensie
è un tripudio di colori.
Stormisce lievemente il vento,
e alle fronde dei castagni
trilli di merli
intonano un inno alla gioia.
S’insinua
di viottolo in viottolo
il soffio dell’estate:
ed è gran festa
di aromi, suoni
e di allegria agreste.
Il sole disperde
l’ultime fugaci foschie;
e dai clivi
l’effluvio si spande
elevandosi sino alle grondaie.
Poi un brusìo sommesso
scrolla il silenzio
e un coro di voci dissonanti
invade Casa Forlai.
Alfine,
nel meriggio pregno di sole,
un bimbo osserva un ramarro
che si rifugia
tra le crepe d’un muro d’orto.

Umberto De Vita

2 commenti:

  1. Elena4:35 PM

    Veramente bellissima poesia.

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    1. E' una poesia ricchissima di eventi naturali ed umani..La natura appare in tutto il suo fulgore di colori e di suoni...L'autore ci prende per mano e sembra condurci passo,passo dal contado che si risveglia alle prime luci dal sole fino al meriggio; ci fa ascoltare il soffio del vento,l'estate ancora al primo tiepido caldo,s'insinua con passi lenti, silenziosa come se non volesse farsi notare......Il poeta dà l'impressione che voglia farci assaporare il tutto con gradualità,poi l'esplosione di gioia della famiglia, poi ritorna ad un quadro molto bello quello dell'innocenza di un bimbo che con la sua spensieratezza guarda un ramarro, è la curiosità tipica dei bambini.E' una poesia intensa, ricca di parole semplici ma molto espressive ed incisive..Sono quadri di vita che risaltano il mondo dei valori umani e naturali..............Cecilia

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